Informazioni generali sui sistemi idroponici e coltivazione idroponica
Hydroponic-supplies-and-equipment[1] 
In questi ultimi anni la coltivazione di piante in serra  ha conosciuto una rapida evoluzione passando dalla coltivazione classica in terra alla coltivazione fuori terra ossia con substrati inerti. La coltivazione fuori suolo fu concepita inizialmente per la prevenzione di malattie e la selezione a scopo scientifico, successivamente gli sperimentatori si resero conto delle elevate produzioni che si potevano ottenere utilizzando la tecnica del “fuori suolo”.
La maggior parte dei coltivatori “fuori suolo” riferisce che le piante in un sistema idroponico si sviluppano più velocemente rispetto ad un sistema tradizionale in terra. Questo è dovuto ad una maggiore attenzione e controllo delle sostanze nutritive e ad un più ricco apporto di ossigeno all’apparato radicale. Le piante possono respirare con più facilità, e per questo accelerano il loro metabolismo ed impiegano meno tempo per crescere.
I rapporti e i risultati indicano come le piante in terra impiegano più tempo a completare il ciclo vitae rispetto alle piante sviluppate in ambienti idroponici arrivando ad avere dei ritardi nella maturazione di circa 2-3  settimane.
L’accorciarsi dei tempi di sviluppo porta con se numerosi vantaggi. Infatti si riducono di molto le ore di luce e quindi di accensione delle lampade e del funzionamento degli aspiratori, riducendo così le spesa della corrente elettrica e allungando la vita dell’impianto. Inoltre è importante ricordarsi sempre che più è breve il ciclo meno probabilità ci sono che si sviluppino malattie. Una rapida crescita garantisce una maturazione anticipata e un periodo di crescita più ridotto. Inoltre, con substrati di terra, la crescita della pianta tende a rallentare quando le piante iniziano a fissarsi alla terra con le radici, fenomeno che non interessa le colture fuori suolo.
In generale la presenza di fattori biotici ed abiotici é più controllabile in un ambiente protetto (serre) e ridotto al minimo nel caso di una coltivazione fuori suolo. Le condizioni di lavoro sono migliori dall’impianto alla raccolta, la produttività a metro risulta più alta, grazie ad una densità di piantine più alta e a maggiori produzioni.
hydroponic_gardens_flowers[1]
Gli unici svantaggi che ci sentiamo di citare sono legati ad un più alto investimento iniziale ed una maggiore professionalità da parte del coltivatore.
Le colture idroponiche dovrebbero essere impiegate in ambienti illuminati artificialmente o comunque in serre per poter tenere sotto controllo le condizioni ambientali. Proprio il rispetto delle condizioni ambientali necessarie permette di velocizzare la crescita delle piante e di ottenere la maturazione in meno tempo. Non è comunque esclusa la possibilità di utilizzare questi sistemi in coltivazioni outdoor.


Nella coltura idroponica il substrato di  coltivazione viene impregnato della sostanza nutritiva (acqua più fertilizzanti) con il vantaggio di trattenere l’umidità, ma allo stesso tempo di drenare molto bene la parte di liquido in eccesso.  Le piante cresciute in idroponica ricavano i nutrimenti dalla soluzione usata per innaffiare le piante; questi fertilizzanti sono studiati appositamente per questo tipo di coltura e hanno la caratteristica di essere facilmente “digeriti” dalle piante.
Altro vantaggio è dato dal fatto che questo sistema colturale permette di usare vasi più piccoli rispetto a quelli usati con la terra o addirittura di non usarli, lasciando la parte radicale delle piante a diretto contatto con la soluzione nutritiva.
Questo sarebbe difficile da realizzare coltivando in  terra, dal momento che con una quantità troppo ridotta di substrato i nutrimenti verrebbero subito consumati. Inoltre le radici verrebbero private dell’ossigeno nel fissarsi alla terra. Questo non avviene con  le piante che si sviluppano in ambienti idroponici, dal momento che le radici possono assorbire i nutrimenti direttamente dalla soluzione nutritiva che le idrata continuamente ed ossigenarsi continuamente perché non costrette dal substrato.
Il substrato ideale per la germinazione e la radicazione delle talee è la lana di roccia. Avvenuta la germinazione è sufficiente riporre il cubetto di lana di roccia all’interno del sistema idroponico ed eventualmente annegarlo nell’argilla espansa (se necessario), avviare il sistema di distribuzione dell’acqua e controllare i valori di pH ed EC.
La lana di roccia, grazie alla sua natura fibrosa, è in grado di trattenere molta più acqua della terra e nel contempo molta più aria. Il suo pH è leggermente basico è prima di utilizzarlo è necessario portare il valore del loro pH intorno a 6. Per fare questo occorre immergere i cubetti per 24 ore in una soluzione con acqua a pH neutro.
La somministrazione della soluzione nutritiva è garantita dal funzionamento stesso del sistema idroponico.

Manutenzione dei sistemi idroponici
Per una corretta riuscita di una coltivazione idroponica è necessario tenere sotto controllo due parametri fondamentali: il pH (acidità) e l’EC (soluzione di sali). Occorre misurare il pH e l’EC ogni 4-5  gg. ed apportare le dovute correzioni.
PH-Meter-PH-Controller-Orp-Meter[1]
Inoltre è importante avere alcuni accorgimenti al fine di evitare la concentrazione di sali nelle parti del sistema è necessario:
- dilavare ogni 10gg il  substrato di coltivazione e i cubetti di lana di roccia con acqua pura e tiepida  con pH 6;
- cambiare la soluzione nutritiva ogni 10gg circa;
- lavare il sistema una volta al mese.

I nutrimenti per coltivazioni idroponiche
Nelle colture “fuori suolo” per ottenere una crescita ed una produzione ottimale delle piante occorre usare dei fertilizzanti appositi. Fondamentale diventa quindi l’analisi dell’acqua per determinare una corretta ed equilibrata concimazione.
Alcuni elementi presenti nei fertilizzanti comuni come il Ca e Fe se si trovano in soluzione concentrate  precipitano in presenza di fosfati e solfati (anche questi presenti nei fertilizzanti), quindi occorre separare questi elementi inserendoli in 2-3  confezioni  separate.
E’ questo il motivo per cui la maggior parte dei fertilizzanti per colture idroponiche sono forniti in confezioni separate e vanno miscelati solo al momento della somministrazione.
Il valore dell’EC  dipende da molteplici fattori;
- stadio fisiologico della pianta
- clima
- qualità’ dell’acqua
- EC dell’acqua di drenaggio

articolo tratto da  www.indoorline.com